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Qual è il significato del versetto «In verità la religione presso Allah è l’Islam» (Sacro Corano, 3:19)?

22:48 - November 21, 2021
Notizie ID: 3486879
Iqna - L’essere umano è stato creato per raggiungere la perfezione. Iddio sa in che modo l’essere umano può raggiungere la perfezione da questo luogo (il mondo); che credenze, comportamenti ed etica deve avere per raggiungere la perfezione. Tutto ciò è quella religione vera presente su delle tavole, esistente addirittura prima della creazione dell’essere umano
Qual è il significato del versetto «In verità la religione presso Allah è l’Islam» (Sacro Corano, 3:19)?
 
Risposta concisa


L’essere umano è stato creato per raggiungere la perfezione. Iddio sa in che modo l’essere umano può raggiungere la perfezione da questo luogo (il mondo); che credenze, comportamenti ed etica deve avere per raggiungere la perfezione. Tutto ciò è quella religione vera presente su delle tavole, esistente addirittura prima della creazione dell’essere umano. Essa è l’Islam, che era presente prima della creazione dell’uomo, e il significato del versetto «In verità la religione presso Allah è l’Islam» è questo, ossia che l’Islam è quella vera religione che nel corso della storia si è manifestata in varie fasi, mentre la versione completa è quella finale che è apparsa nella sua forma particolare, opposta alle altre religioni.


Risposta dettagliata


Iddio l’Altissimo che ha dato vita all’uomo, sa che essere ha creato ed è anche a conoscenza del motivo per cui l’ha creato. Fondamentalmente Iddio compie ogni azione con consapevolezza e conoscenza di ciò che sta realizzando e pertanto conosce l’origine dell’essere che ha creato:

«وَ اللَّهُ أَخْرَجَكُمْ مِنْ بُطُونِ أُمَّهاتِكُمْ لا تَعْلَمُونَ شَيْئاً»

«Allah vi fa uscire dai ventri delle vostre madri sprovvisti di ogni conoscenza …»[1], cioè la sua origine è uno stadio in cui non conosce nulla, e qual è il suo fine:

«وَ ما خَلَقْتُ الْجِنَّ وَ الْإِنْسَ إِلاَّ لِيَعْبُدُون‏»

«È solo perché Mi adorassero che ho creato i demoni e gli uomini»[2].

(L’adorazione cui facciamo riferimento, non deve far pensare che l’essere umano è stato creato solo per pregare, digiunare e compiere il pellegrinaggio. Questi sono sì atti d’adorazione, ma l’adorazione di Dio non è solo questo, il mangiare e il dormire possono essere considerati atti d’adorazione, come pure lo svago. L’adorazione ha un significato molto esteso e infatti una delle peculiarità dell’Islam è che, tramite questa viva espressione dell’adorazione, che può acquisire significato in tutte le azioni e movimenti dell’essere umano, vuole insegnargli che egli può compiere atti d’adorazione in tutti i momenti della propria vita e quindi non significa che non deve trarre piacere dalla vita terrena.)

Iddio sa che l’essere umano fin dal principio è stato creato con tali caratteristiche e deve raggiungere quell’obiettivo. Iddio sa in che modo l’essere umano deve raggiungere da qui, quella destinazione. Sa che credenze ed etica dobbiamo avere per raggiungere quella meta, e come dobbiamo comportarci. Queste istruzioni sono quella religione scritta su delle tavole esistenti fin prima della creazione dell’uomo, ovvero la pura religione dell’Islam.

Con la creazione dell’essere umano è incominciata anche la storia dei profeti, infatti Iddio con la sua creazione ha incominciato ad inviare i profeti. Era possibile che Iddio inviasse tutto ciò di cui aveva bisogno l’essere umano con il primo profeta? L’essere umano primitivo, ancora nella fase sperimentale della propria vita, non aveva le basi per comprendere tali concetti e la sua conoscenza non era ancora sufficientemente progredita. Certamente Iddio ha inviato gli elementi principali di cui l’uomo aveva bisogno, e uno dei ruoli dei profeti successivi, in realtà, era quello di portare certi elementi che il profeta precedente non era riuscito o non aveva potuto rivelare. Questo sistema di perfezionamento è continuato fino a raggiungere la religione completa.

L’essere umano nel corso della storia progredisce mentalmente e di pari passo si perfeziona la religione. Iddio ha concesso ai profeti di spiegare i concetti più elevati per arrivare al livello dell’Islam. Uno dei compiti di ogni profeta, rispetto al suo predecessore, era quello di completare, cui abbiamo appena accennato, ossia riportare ciò che aveva detto il profeta precedente e aggiungere nuovi elementi.

Dopo la venuta di un profeta che rivelava le proprie conoscenze, faceva seguito un periodo in cui non vi era alcun profeta tra la gente. Tali conoscenze in mano alla gente venivano alterate e interpretate incorrettamente di modo che le reali intenzioni del profeta non erano più comprensibili. Da qui si deduce l’altro compito importante di un profeta: spiegare correttamente la religione precedente e correggere le interpretazioni scorrette.

Questo avvicendamento continuò fino al Sigillo dei Profeti (S), cioè il profeta dopo il quale non c’è più spazio per altri profeti ma che non spezza il legame con Dio. Iddio ha inviato profeti fin quando era necessario, ma poi non ce n’è più stato bisogno, giacché era stata rivelata la religione completa o comunque una religione con degli elementi che la rendevano immune dalle alterazioni.

Questo è un argomento importante che richiede una lunga discussione: quali caratteristiche ci sono nell’Islam che lo difendono dall’alterazione? Una di queste è la fonte principale, ovvero il Corano che è immune da cambiamenti ed è stato protetto da Dio. Questo libro in realtà è la fonte della saggezza divina che è a nostra disposizione. In conclusione diciamo che nella frase «In verità la religione presso Allah è l’Islam», l’Islam è quella pura religione che nel corso della storia si è manifestata in varie fasi e la versione finale è quella completa, rivelatasi nella religione islamica nel suo significato particolare, in opposizione alle altre religioni.

 


[1] Sacro Corano, 16:78.

[2] Sacro Corano, 51:56.

 

 

 

 

 

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