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Che cosa dice il Corano? - 27

Infaq; donare parte di ciò che si ama di cuore

23:59 - August 28, 2022
Notizie ID: 3487942
Tehran-Iqna- Secondo il Sacro Corano, tra i requisiti necessari per ogni persona al fine di raggiungere uno stato di purezza e rientrare nella categoria dei "giusti" troviamo l'atto di donare al prossimo qualcosa che si ama veramente

Infaq; donare parte di ciò che si ama di cuore

Secondo il Sacro Corano, tra i requisiti necessari per ogni persona al fine di raggiungere uno stato di purezza e rientrare nella categoria dei "giusti" troviamo l'atto di donare al prossimo qualcosa che si ama veramente.

Ciò è spiegato nel Sacro Corano attraverso la parola "Infaq", che significa appunto fare carità, elargire una parte dei propri beni a chi ne ha bisogno.

Sempre in questo ambito troviamo nel Corano la parola "Berr", termine che può essere tradotto in diversi modi in base al contesto in cui viene utilizzato. In questo caso la parola si riferrisce ad uno stato di purezza che l'individuo può raggiungere attraverso un atto di pietà come la carità, rinunciando a ciò che ha a cuore per donarlo a chi ne ha più bisogno. Secondo le fonti islamiche, l'esempio perfetto di persona che ha raggiunto tale stato è rappresentato dal Profeta Mohammad (SW) e dagli Ahl-al-Bayt (la Famiglia e Discendenza del Profeta).

La domanda è: chi merita di godere di questa posizione? “Non puoi mai aver raggiunto e diffuso la virtù e la rettitudine a meno che tu non spenda parte di ciò che ami di cuore per la causa di Dio. Dio sa benissimo qualunque cosa tu spenda per la Sua causa”. (Sura Al-Imran, versetto 92)

Secondo questo versetto, una delle condizioni per raggiungere la purezza e la virtù è donare parte della proprietà che si ama.

Allameh Tabatabai, un commentatore contemporaneo del Sacro Corano, afferma che l'uomo ama accumulare ricchezze come se questo facesse parte della sua vita; questo amore è tale che se perde parte della ricchezza sente che parte della sua vita è stata rovinata. Ciò spiega l'importanza del compiere l'atto di "Infaq" di ciò che si ama per arrivare alla posizione di "Berr".

Il commentatore coranico Mohsen Qara'ati individua 12 punti in riferimento al versetto 92 della Sura Al-Imran:

1- L'unico percorso per raggiungere la posizione dei giusti è fare Infaq della proprietà amata.

2- L'obiettivo dell'Islam nel sottolineare l'importanza dell'Infaq non è solo l'eliminazione della povertà, ma anche la crescita morale e spirituale dell'individuo.

3- Cedere il proprio cuore al mondo (amare i beni mondani più del necessario) impedirà alle persone di raggiungere la posizione di Berr.

4- La redenzione degli individui risiede nella loro generosità e visione sociale.

5- Gli esseri umani amano la loro vita più di ogni altra cosa, quindi i martiri che sacrificano la loro vita sulla via di Dio raggiungeranno la posizione più alta di Berr.

6- Dona ciò che ami veramente, non ciò che possono chiederti i bisognosi, dato che essi possono accontentarsi di cose di minor valore in quanto hanno vissuto per molti anni in povertà. Dona ciò che è meglio per loro.

7- Nell'Infaq la qualità è più importante della quantità.

8- L'Islam presta più attenzione agli esseri umani che alle cose materiali.

9- Ci si dovrebbe astenere da atti estremi quando si esegue l'Infaq poiché il Corano afferma che "parte" di ciò che si ama dovrebbe essere data via.

10- Una delle caratteristiche naturali degli esseri umani è l'affezzionarsi a ciò che possiedono. L'importante comunque è la portata di tale affetto, evitando che superi certi limiti. Ciò può essere controllato dall'Infaq.

11- L'atto di Infaq in sè è importante, a prescindere dal valore materiale di ciò che si dona, nel senso che una persona non proprio benestante economicamente potrà fare un atto di dono che dal punto di vista materiale può essere inferiore al dono fatto da una persona benestante, ma non per questo il suo atto è inferiore dal punto di vista morale e spirituale. Anzi, in diversi casi può anche essere superiore.

12- Dio sta osservando il nostro atto di Infaq, quindi non dovremmo trascurare tale pratica.

 

 

 

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